Ecosistema Vivara: nuove prospettive per un patrimonio da tutelare e da conoscere

Ecosistema Vivara: nuove prospettive per un patrimonio da tutelare e da conoscere

Domani 30 giugno, presso la Sala Consiliare del Comune di Procida, si terrà un importante momento di discussione sul futuro della RNS Isola di Vivara.

In tale autorevole consesso, le associazioni ambientaliste saranno rappresentante dall’arch. Michelina Caiazzo, Presidente regionale per la Campania dei Gruppi Ricerca Ecologica.

Con l’occasione, pubblichiamo il contenuto della lettera che il 9 giugno scorso (ultima di numerose altre) i GRE hanno indirizzato alla Direzione generale patrimonio naturalistico e mare del MASE:


VIVARA È PUR SEMPRE UNA RISERVA NATURALE DELLO STATO

Si è ricominciato a parlare di Vivara con una serie di servizi ed articoli che parlano dell’apertura dell’isola ai visitatori, dopo anni di chiusura, e con tante immagini che girano sui social raffiguranti scenari solari di frammenti di Macchia mediterranea con lo sfondo del mare.

È trascorso più di un anno da quando il presidente della Riserva Naturale si è dimesso per l’impossibilità di attuare, nonostante la sua conclamata esperienza in materia, i compiti previsti dalla norma istitutiva della Riserva stessa e da quando fu firmato un appello al Sig. Presidente della Repubblica da parte di duecento tra personalità della cultura e professori universitari, compreso il Magnifico Rettore dell’Università Federico II di Napoli.

Le visite guidate e contingentate, non costituiscono la finalità principale di una Riserva Naturale dello Stato, quali quelle individuate dal Decreto istitutivo del 24 giugno 2002:

a) la conservazione delle caratteristiche ecologiche, floro – vegetazionali, faunistiche, geomorfologiche e naturalistico- ambientali;

b) la gestione degli ecosistemi con modalità idonee a realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro- silvo- pastorali e tradizionali;

c) il restauro ambientale degli ecosistemi degradati;

d) la promozione delle attività compatibili con la conservazione delle risorse naturali della riserva;

e) la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica, con particolare riferimento ai caratteri peculiari del territorio;

f) la realizzazione di programmi di educazione ambientale.

Compiti e finalità molto impegnativi, possibili solo in presenza di un piano di gestione, incompatibili, con quelle di una proprietà privata, che, viceversa, cerca, legittimamente, di mettere a frutto il proprio capitale e certamente non può sobbarcarsi della salvaguardia, della manutenzione ordinaria e straordinaria del fatiscente patrimonio storico e architettonico senza una prospettiva di un utile sufficiente, ne può farlo lo Stato su una proprietà privata.

L’istituzione della Riserva, dopo un decennale impegno delle associazioni ambientaliste, in particolare del prof. Giorgio Punzo, cofondatore della LIPU e del Dott. Giovanni Lubrano, reggente regionale del WWF, rappresenta un punto di partenza, importante, se si pensa che quaranta anni fa era già pronto il contratto tra la proprietà di allora e la VACAMAR per la realizzazione a Vivara di un megavillaggio turistico; ma dopo tutti gli sforzi profusi oggi quel momento è considerato un punto di partenza perla realizzazione effettiva di una Riserva Naturale dello Stato.

La riapertura di Vivara alle visite guidate è certamente una bella cosa, e l’impegno per ottenerla, profuso dal Comitato di Gestione durante un anno di gestione del Presidente dimissionario, in particolare da Nicola Scotto di Carlo, non si può considerare un gran successo poiché si rischierebbe, addirittura, di trasformare una Riserva Naturale dello Stato in un Parco urbano di Procida che ben altri obbiettivi persegue, e non quella che tutti abbiamo voluto che sia.

Abbiamo sempre sostenuto l’Importanza storica e culturale che Vivara ha avuto per Procida sin da quando i nobili napoletani, seguendo il Re, che aveva il suo “casino di caccia” a Vivara, stabilirono una propria dimora a Procida, riproducendo, in piccolo un fenomeno come quello del “Miglio d’oro” rispetto alla Reggia di Portici. Le viste guidate, tuttora possibili, rappresentano un qualcosa di molto riduttivo rispetto alle potenzialità culturali e di educazione ambientali presenti; in assenza di regole precise e di sevizi essenziali per i visitatori, indispensabili per una corretta fruizione di un bene naturale che garantirebbero la visita alla “casina di caccia e agli altri edifici storici, così come agli aspri ambienti naturali ed alla sua biodiversità.

Vivara, tuttavia, è pur sempre una Riserva Naturale dello Stato, e il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Energetico, competente, non può assolutamente lasciare l’opera, brillantemente iniziata nel 2002, incompiuta , dopo aver sostenuto per tutti questi anni una considerevole spesa che ammonta a circa 200.000 euro all’anno con un sostanzioso residuo non utilizzato sfuggendo alla risoluzione di questo vulnus nel sistema delle aree protette dello Stato, consistente nell’essere l’unica a trovarsi su una proprietà privata; altrimenti lo Stato non è in grado di garantire le finalità per le quali sia stata istituita un’area protetta.

Se si vuole mantenere l’Isola di Vivara nel novero delle Aree Protette dallo Stato (visti anche i futuri target mondiali che auspicano di raggiungere il 30% di Superfici terrestri e marine protette), come obiettivo di lungo termine non resta alternativa all’acquisizione di Vivara al patrimonio dello Stato.

Tuttavia, nell’immediato si chiede a codesto Ministero di sollecitare la nomina di un nuovo Presidente del Comitato di Gestione, dargli il supporto necessario per poter agire con almeno un funzionario amministrativo e due dipendenti a tempo pieno, ma, principalmente, attivare le procedure per fornire la Riserva Naturale dello Stato di un adeguato Piano di Gestione, anche per non incorrere in una procedura di infrazione che la UE infliggerebbe sicuramente alle aree non gestite.

Cordiali saluti

F.TO
Dott. Vincenzo Stabile
Componente del Comitato di gestione della Riserva Naturale Statale ISOLA di VIVARA
Vicepresidente nazionale GRE E.t.s

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