Fontana Candida, abbiamo chiesto l’intervento del Ministro Sangiuliano

Fontana Candida, abbiamo chiesto l’intervento del Ministro Sangiuliano

I GRE, al fianco dei Comitati e delle Associazioni che rappresentano gli abitanti dei quartieri ubicati nella periferia del Municipio VI di Roma che da anni si battono contro il Piano Urbanistico Fontana Candida, hanno chiesto l’intervento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’obiettivo è la tutela di un territorio di grande rilevanza archeologica, paesaggistica e naturalistica.

Lo stravolgimento del progetto edilizio, introdotto dopo l’ultima Conferenza dei Servizi del 2014, comprometterebbe il bene paesaggistico “Fosso di Valle della Morte”. L’area del previsto Piano Urbanistico Fontana Candida è un habitat naturale. Vi sono presenti molte specie vegetali (oltre 150) e animali (numerose specie di uccelli, insetti, mammiferi e rettili). Ed inoltre è ricca di biodiversità ed è definita, nella rete ecologica del PRG vigente del Comune di Roma, come componente secondaria pertanto con valori naturalistici da preservare o ripristinare.

Oltretutto l’area non è indagata dal punto di vista archeologico, in quanto è il tratto in cui passava l’antica via Labicana e dove sono presenti ruderi di antiche ville romane e di necropoli con le vicine catacombe. Pertanto è oggetto dell’interessamento diretto della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. Che, tra l’altro, incredibilmente non è stata convocata nelle decisive sedute della Conferenza del 4 giugno 2013 e 19 giugno 2014.

E, di fatti, la Soprintendenza deve rilasciare il proprio parere sulla nuova versione del Piano Urbanistico Fontana Candida. Sull’area, infatti, insistono vincoli che concernono la conformazione fisica di questa porzione di territorio per l’idrografia (l’articolato corso del fosso di Tor Bella Monaca, confluente, con i fossi di Torre Angela, Tor Tre Teste e Valle Lunga, nel bacino di Tor Sapienza) e per i boschi ripariali. Ma che proteggono anche la valenza paesaggistica dei beni archeologici e delle architetture del patrimonio rurale, ricadente nei beni identitari tipizzati.

Tanto più alla luce dell’articolo 117 della Costituzione, non è previsto nell’ordinamento attuale che la Regione sostituisca questo organo ministeriale, assumendone le funzioni. Come ribadito dal TAR del Lazio chiamato ad esprimersi proprio su questa vicenda. Singolare, inoltre, che il Piano Urbanistico Fontana Candida non sia stato ancora dichiarato decaduto per decorso del tempo.

Con questi presupposti, l’Associazione di quartiere Fontana Candida, il Comitato di quartiere Villaggio Breda, il Consorzio Gaia Domus, e l’associazione di protezione ambientale Gruppi Ricerca Ecologica E.t.s. hanno deciso di rivolgersi al Ministro della Cultura.

Al fine di evitare che il Piano Urbanistico prosegua il suo iter con la firma dell’Accordo di Programma tra Comune di Roma e Regione Lazio e garantire il rispetto delle norme di Legge vigenti e la regolarità dei procedimenti urbanistici, viste le numerose eccezioni sollevate.

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